La sostituzione protesica delle articolazioni  è un intervento praticato da decenni i cui benefici sono la risoluzione del dolore articolare, l’aumento del movimento articolare ed il miglioramento della qualità della vita. Le modalità di esecuzione di tale intervento hanno avuto un’evoluzione migliorativa che è stata proporzionale all’evoluzione dei materiali con i quali è prodotta la protesi ed alle richieste sempre maggiori di questo intervento, un tempo esclusivamente riservato agli anziani. Alla luce della crescente affidabilità degli impianti, si sta diffondendo come intervento anche nella popolazione giovane ancora in piena età lavorativa. Prima dell’intervento viene studiata la radiografia ed effettuata la pianificazione preoperatoria. In questa fase il chirurgo sceglie in modo definitivo la protesi.

protesi

L’intervento viene praticato normalmente in anestesia periferica(spinale), ma a seconda dei casi l’anestesista può scegliere una soluzione diversa. La tecnica chirurgica si avvale anche, in casi selezionati, dell’uso del navigatore e della tecnica mini-invasiva, con piccoli tagli cutanei e massimo rispetto dei muscoli.
L’intervento è seguito da una breve degenza in ospedale (in media dieci-quindici giorni).

Durante i primi due giorni a letto in posizione supina vengono eseguiti esercizi di mobilizzazione passiva ed attiva.
Nella fase postoperatoria è importante un relativo isolamento del soggetto per evitare il rischio di infezioni: sono quindi utili visite programmate e rare dei parenti.

In prima/seconda giornata si rimuovono i drenaggi ed il paziente inizia la deambulazione assistita con due bastoni canadesi e un carico variabile a seconda delle indicazioni del chirurgo. In casi particolari (ad esempio revisioni o interventi complicati) al paziente non sarà concesso il carico per periodi da programmare con l’equipe. Per la ripresa della deambulazione è importante attenersi scrupolosamente alle indicazioni dei medici e dei terapisti riguardo il carico e l’uso di ausili. Si raccomanda l’uso di scarpe di gomma chiuse posteriormente.

In conclusione, negli ultimi tempi sono stati compiuti notevoli progressi nella comprensione e nel trattamento della patologia artrosica.  Siamo ora in grado con terapie mediche, chirurgiche e riabilitative adeguate, di migliorare notevolmente la qualità della vita dei pazienti colpiti da questa patologia ed anche di svolgere una prevenzione nei casi diagnosticati precocemente.